Indicazioni operative per lo svolgimento dell’insegnamento di Educazione Civica
Con la legge 92/ 2019 e successiva nota MI n.17377 del 28/09/2020, è stata introdotta la disciplina dell’educazione civica come “insegnamento trasversale.. che incide sulla definizione di priorità, traguardi ed obiettivi di processo legati all’area “Competenze chiave europee””. All’art.2, comma 3, è stabilito che “le istituzioni scolastiche prevedono nel curricolo di istituto l’insegnamento trasversale di educazione civica, specificandone anche, per ciascun anno di corso, l’orario che non può essere inferiore a 33 ore annue, da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti”.
Pertanto i consigli di classe devono operare come segue:
- Ciascun Consiglio di Classe individua, tra i suoi membri, un docente abilitato all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche con compiti di coordinamento dell’educazione civica. Qualora non ve ne siano all’interno del Consiglio, il coordinamento della disciplina sarà assunto dal docente di italiano.
- Il coordinatore di classe, di concerto con il docente coordinatore di educazione civica, come sopra individuato, e degli altri componenti del consiglio, individua ed indica, le discipline che sono coinvolte nell’insegnamento trasversale di Educazione Civica tenendo conto delle tematiche individuate ed approvate nel PTOF.
- Il Consiglio di Classe, inoltre, decide le ore che ciascuna disciplina coinvolta deve dedicare a tale insegnamento facendo attenzione di distribuirle tra il primo e secondo quadrimestre con relativa valutazione.
( chi fa; cosa fa; quando fa.)
- Poiché ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno, la realizzazione delle 33 ore annue minime potrà avvenire:
- Individuando nelle singole discipline insegnate contenuti o nuclei tematici essenziali per realizzare le finalità indicate nella programmazione di classe;
- Realizzando apposite unità di apprendimento interdisciplinari funzionali al raggiungimento di tali obiettivi;
- Mediante progetti ed esperienze di cittadinanza attiva che vedano coinvolti gli alunni, anche per più classi contemporaneamente;
- Utilizzando alternativamente anche più di uno dei metodi sopra indicati.
In occasione delle verifiche periodiche ( primo quadrimestre) e finali (scrutinio finale), il coordinatore di educazione civica formula una proposta di voto espressa in decimi, acquisendo elementi conoscitivi dai docenti cui è affidato l’insegnamento di educazione civica, a norma dell’art.2, comma 6 della L.n.92/2019. Si ricorda che il voto di educazione civica concorre all’ammissione alla classe successiva e/o all’esame di Stato e all’attribuzione del credito scolastico.
Al termine dell’anno scolastico con riferimento alle unità didattiche dei singoli docenti, alle unità di apprendimento interdisciplinari e trasversali condivise tra più docenti e alle esperienze di cittadinanza attiva, il coordinatore di educazione civica avrà cura di definire il tempo impiegato per lo svolgimento di ciascuna azione didattica, al fine di documentare l’assolvimento della quota minima annuale prevista di 33 ore.
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INTEGRAZIONE PTOF EDUCAZIONE CIVICA
Riferimenti normativi
- Legge n 92 2019
- D M n 35 2020
INTRODUZIONE
Ai sensi dell’art.1 della Legge n 92/2019 dal 1° settembre dell’a. s. 2020/2021, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, è istituito l’insegnamento trasversale dell’educazione civica quale disciplina non autonoma da integrare nel curriculo di istituto.
PRINCIPI ( ex art. 1 della L. n 92/2019)
- L’educazione civica contribuisce a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri.
- L’educazione civica sviluppa nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea per sostanziare, in particolare, la condivisione e la promozione dei principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale e diritto alla salute e al benessere della persona.
TRASVERSALITA’ DELL’INSEGNAMENTO DELL’EDUCAZIONE CIVICA (ex art.2 della L. n 92/2019)
Al fine di realizzare i suddetti principi, e in applicazione della normativa, è strutturato un approccio trasversale che coinvolge tutti i docenti attraverso il contributo che tutte le discipline possono fornire: ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno (All. A al DM 35/20020) .
La trasversalità dell’insegnamento offre un paradigma di riferimento diverso da quello delle discipline.
L’educazione civica, pertanto, supera i canoni di una tradizionale disciplina, assumendo più propriamente la valenza di matrice valoriale trasversale che va coniugata con le discipline di studio, per evitare superficiali e improduttive aggregazioni di contenuti teorici e per sviluppare processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extra disciplinari.
VALUTAZIONE (ex art.2 comma 6 )
L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è oggetto delle valutazioni periodiche e finali (previste dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, e dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122). Il docente coordinatore di cui al comma 5, nominato dal Consiglio di Classe, formula la proposta di voto espresso in decimi, acquisendo elementi conoscitivi dai docenti a cui è affidato l’insegnamento dell’educazione civica. Tali elementi possono essere desunti sia da prove già previste, sia attraverso la valutazione della partecipazione alle attività progettuali e di potenziamento dell’offerta formativa. Sulla base di tali informazioni, il docente propone il voto in decimi da assegnare all’insegnamento di educazione civica.
CONTENUTI (ex art. 3 L.92/2019) i tre nuclei concettuali essenziali sono:
- COSTITUZIONE, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà
La conoscenza, la riflessione sui significati, la pratica quotidiana del dettato costituzionale rappresentano il primo e fondamentale aspetto da trattare. Esso contiene e pervade tutte le altre tematiche, poiché le leggi ordinarie, i regolamenti, le disposizioni organizzative, i comportamenti quotidiani delle organizzazioni e delle persone devono sempre trovare coerenza con la Costituzione, che rappresenta il fondamento della convivenza e del patto sociale del nostro Paese. Collegati alla Costituzione sono i temi relativi alla conoscenza dell’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, prime tra tutte l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. Anche i concetti di legalità, di rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza (ad esempio il codice della strada, i regolamenti scolastici, dei circoli ricreativi, delle Associazioni…) rientrano in questo primo nucleo concettuale, così come la conoscenza dell’Inno e della Bandiera nazionale.
- SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio
L’Agenda 2030 dell’ONU ha fissato i 17 obiettivi da perseguire entro il 2030 a salvaguardia della convivenza e dello sviluppo sostenibile. Gli obiettivi non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute, il benessere psico-fisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità. In questo nucleo, che trova comunque previsione e tutela in molti articoli della Costituzione, possono rientrare i temi riguardanti l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli animali e i beni comuni, la protezione civile.
- CITTADINANZA DIGITALE
Per “Cittadinanza digitale” deve intendersi la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali.
Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di stare nel mondo, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta, considerando anche le conseguenze sul piano concreto.
INTEGRAZIONI AL PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE A CONCLUSIONE DEL SECONDO CICLO DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE (D. LGS. 226/2005, ART. 1, C. 5, ALLEGATO A), RIFERITE ALL’INSEGNAMENTO TRASVERSALE DELL’EDUCAZIONE CIVICA (ALLEGATO C AL DM 35/2020)
- conoscere l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese per rispondere ai propri doveri di cittadino ed esercitare con consapevolezza i propri diritti politici a livello territoriale e nazionale;
- conoscere i valori che ispirano gli ordinamenti comunitari e internazionali, nonché i loro compiti e funzioni essenziali;
- essere consapevoli del valore e delle regole della vita democratica anche attraverso l’approfondimento degli elementi fondamentali del diritto che la regolano, con particolare riferimento al diritto del lavoro;
- esercitare correttamente le modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto degli impegni assunti e fatti propri all’interno di diversi ambiti istituzionali e sociali;
- partecipare al dibattito culturale;
- cogliere la complessità dei problemi esistenziali, morali, politici, sociali, economici e scientifici e formulare risposte personali argomentate;
- prendere coscienza delle situazioni e delle forme del disagio giovanile ed adulto nella società contemporanea e comportarsi in modo da promuovere il benessere fisico, psicologico, morale e sociale;
- rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo, migliorarlo, assumendo il principio di responsabilità;
- adottare i comportamenti più adeguati per la tutela della sicurezza propria, degli altri e dell’ambiente in cui si vive, in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo, curando l’acquisizione di elementi formativi di base in materia di primo intervento e protezione civile;
- perseguire con ogni mezzo e in ogni contesto il principio di legalità e di solidarietà dell’azione individuale e sociale, promuovendo principi, valori e abiti di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie;
- esercitare i principi della cittadinanza digitale, con competenza e coerenza rispetto al sistema integrato di valori che regolano la vita democratica;
- compiere le scelte di partecipazione alla vita pubblica e di cittadinanza coerentemente agli obiettivi di sostenibilità sanciti a livello comunitario attraverso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
- operare a favore dello sviluppo eco-sostenibile e della tutela delle identità e delle eccellenze produttive del Paese;
- rispettare e valorizzare il patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.